Due libri, le cui storie sono ambientate nelle Dolomiti Venete: due romanzi da leggere durante la tua vacanza in Cadore (piccola recensione senza spoiler)
Tempo di vacanze è anche tempo da dedicare alla lettura di un buon libro, anche perché in montagna è facile trovare un angolino tranquillo dove sedersi a leggere: una panchina all’ombra, magari lungo il lago di Santa Caterina, oppure a Calalzo, seduti sulle sponde del magico Lago delle Tose (Lagole)
In questo post ti lasciamo due consigli di lettura per altrettanti racconti ambientati proprio nelle Dolomiti Venete. Siamo sicuri che saprei apprezzarli anche tu. Buona lettura!
La stanza delle mele – Matteo Righetto
Il primo libro che consigliamo è edito da Feltrinelli.
Matteo Righetto oltre ad essere docente di Lettere, vive tra Padova e Colle Santa Lucia (nelle Dolomiti). Profondo conoscitore delle montagne, in questo romanzo narra la storia di un giovane ragazzo, Giacomo Nef e della sua infanzia vissuta sulle pendici del Col di Lana, a Daghè, proprio nelle Dolomiti Bellunesi. Il libro inizia con il racconto di un avvenimento sconvolgente, nell’estate del 1954, quando Giacomo ha 11 anni e viene mandato durante un temporale, dal nonno nel Bosch Negher, per recuperare una roncola. Lì, tra tuoni e lampi, si imbatte in un corpo appeso ad un albero, un impiccato. Terrorizzato il ragazzo fugge via. Da quel momento tutta la vita di Giacomo e della sua famiglia è segnato da quel ritrovamento. Il suo segreto lo accompagnerà fino all’epilogo finale in età adulta.
“La stanza delle mele” ha un ritmo incalzante, come “una corsa notturna nel bosco, con il cuore in gola”. Il libro di Righetto ci riporta a una montagna dal sapore autentico, con i suoi tempi, sapori, profumi, regole non scritte e leggende. Una corsa a perdifiato tra pascoli, fienili e piccoli paesini di montagna, da cui partire e ritornare, per chiudere il cerchio e sciogliere il mistero di tutta una vita.
L’ultima Anguàna – Umberto Matino
Il secondo libro – L’ultima anguàna – Edizioni Biblioteca dell’Immagine – è un romanzo giallo ambientato in Val Posina (Dolomiti Vicentine). Nell’estate del ’56, tre fratelli, Vito, Marilù e Pino, sono in vacanza sulle montagne venete. Sotto l’apparente serenità del paesino di montagna, si nascondono oscure vicende e segreti inconfessabili. Nei racconti delle anziane, la valle, i boschi e i monti sono popolati da esseri magici e alberi fatati, come la presenza inquietante delle anguàne, mitiche ninfe delle sorgenti che sanno essere anche crudeli e spietate. La spensierata vacanza dei bambini prenderà così una piega drammatica. Dodici anni dopo, il brigadiere Baldelli tenterà di far luce su quei lontani avvenimenti e scoprirà antichi rancori, verità inconfessabili e crudeli delitti che hanno segnato il paese negli ultimi 25 anni.
In questo libro è facile imbattersi in molte leggende delle dolomiti: esseri magici e fantastici, i racconti dei Cimbri, le fucine, le miniere e gli esseri del bosco. Una lettura coinvolgente che ti lascerà sorpreso e appeso fino all’ultimo filo della complessa ragnatela di vicende.