Da Auronzo – Partenza dal Monte Agudo fino al Pian dei Buoi. Rientro verso la Val da Rin (Chalet La Primula). Sentieri segnavia 271 – 1262 – 273
Il percorso in breve
- Percorso a piedi (salita al Monte Agudo in seggiovia a pagamento)
- Tempo: circa 5 ore + pause (solo cammino dal Monte Agudo allo chalet “La Primula”)
- Dislivello: 500 metri in salita – 900 in discesa
- Difficoltà: media
- Adatto dai 14 anni in su – no passeggino, qualche passaggio esposto, ma non serve attrezzatura da ferrata, solo bastoncini.
- Attrezzato per pic-nic: no
- Acqua lungo il percorso: Torrente Da Rin sulla strada del rientro
- Punti di appoggio: rifugio Monte Agudo (1573 mt.) – Rifugio Ciareido (1969 mt.) – Chalet “La Primula” (1060 mt.) Ai rifugi è possibile mangiare e dormire, allo Chalet La Primula solo mangiare e servizio bar.
ATTENZIONE: Il percorso di oggi, dal Monte Agudo allo Chalet La Primula non è un percorso ad anello. In totale sono 12 km a piedi. Se volete chiudere l’anello e rientrare alla seggiovia di Auronzo (loc. Taiarezze) senza organizzarvi con due auto, dovete aggiungere altri 6 km a piedi.
PIANTINA DEL PERCORSO
Partenza da Auronzo con la seggiovia fino al Monte Agudo
Il percorso di oggi si snoda nella prima parte tutto in quota. Dopo aver parcheggiato in località Taiarezze ad Auronzo (piste da sci) saliamo con la seggiovia fino al Rifugio Monte Agudo. Il sentiero inizia proprio qui ed è il numero 271 nella cartografia Tabacco.
I più allenati tra voi possono decidere di evitare la seggiovia e di salire al Rifugio Agudo a piedi. In questo post, vi spieghiamo la strada da seguire a piedi. Il segnavia rimane il numero 271 e il sentiero inizia ad Auronzo in località Ponte Malon.
Arrivati al Rifugio monte Agudo è d’obbligo uno sguardo al panorama che si apre a 360 gradi sulle Dolomiti. Verso valle poi la vista sul lago e il paese di Auronzo è assolutamente da togliere il fiato. Oggi la giornata è iniziata con un po’ di “cielo a pecorelle” ma tranquilli, non è prevista pioggia. In ogni caso siamo attrezzate anche per quella. La foto che vi aggiungo del panorama dal Monte Agudo quindi è stata scattata in una precedente salita.
Dal Rifugio monte Agudo al Pian dei Buoi (sentieri 271 e 1262)
Il sentiero da seguire oggi nella prima parte è il 271 e troverete le indicazioni appena sotto l’arrivo della seggiovia. Entra subito nel bosco con un breve tratto in discesa per poi salire di nuovo. Il percorso è ben segnalato da tabelle e segnali e rimane immerso nel bosco per i primi 3 km. Si attraversa la zona chiamata Pomadonna per poi proseguire verso il Col Burgion. In alcuni tratti il sentiero procede il costa ma non è esposto.
Verso l’ultima parte del sentiero 271 è possibile vedere una Trincea della Grande Guerra. Non è facile da riconoscere ma se state attenti vedrete la struttura con i muri a secco e la classica forma a “S”. Lungo il sentiero, poco più avanti c’è anche una galleria, un’altra costruzione della Guerra. (vedi approfondimento alla fine del post)
Per un breve tratto il sentiero esce dal bosco e il panorama verso il paese di Auronzo si apre a voi.
Il sentiero segnavia 271 segue l’andamento del bosco per circa 3 chilometri, con tratti in salita e in discesa.
Verso il Pian dei Buoi – incrocio con sentiero 1262
Usciti dal bosco di incrocia il sentiero 1262 che in realtà è una strada a tratti cementata e facilmente percorribile. In pochi minuti si giunge al Bivio di Tabià Forcella Bassa. Seguendo le indicazioni si affronta l’ultima salita di circa un altro chilometro, finita la quale siamo arrivati al Col dei Buoi e poi all’omonimo Piano.
Pian dei Buoi – Bivio dei Pellegrini
Il piano si apre con una vista spettacolare sulle Marmarole e le Dolomiti del Cadore e del Comelico. Qui siamo nel comune di Lozzo di Cadore. Arrivati al Bivio dei Pellegrini è possibile scegliere diverse varianti di percorso. Se avete ancora gambe, con altri venti minuti di camminata potete salire al Rifugio Ciareido (1969 mt) che intravederete già alzando lo sguardo sopra ai pini. Oppure potete visitare le postazioni militari di Col Vidal sempre nel piano (vedi approfondimento alla fine)
Noi ci fermiamo qui per il panino di rito, stendiamo prima il “bucato ad asciugare” e poi mangiamo. Solo dopo un po’ di riposo riprendiamo la strada per la discesa di rientro – direzione Val da Rin. Nel frattempo la giornata si è “aperta” ad un bellissimo sole.
Rientro: sentiero 273 verso la Val da Rin (Chalet La Primula)
Il rientro verso Auronzo segue il sentiero segnavia Tabacco 273.
All’inizio la strada è agevole e scende per tornare a Tabia Forcella Bassa. Dopo circa 1 km si raggiunge un bivio: i segnali indicano il sentiero 273 verso sinistra. Se decidete di seguire questo attenzione perché poco dopo la strada diventa un sentiero ed entra nel bosco (carta Tabacco tratteggiato rosso). Noi invece abbiamo seguito verso destra seguendo la strada cementata che scende parallelamente al torrente da Rin. Entrambi (sentiero e strada) si congiungeranno dopo 4 km arrivati a valle al Tabia da Rin.
Dal Tabia da Rin con un altro chilometro si arriva a destinazione allo Chalet “La Primula”.
Dal Bivio dei Pellegrini allo Chalet La Primula sono 6,5 chilometri. Per rientrare a piedi alla seggiovia di partenza in località Taiarezze bisogna attraversare la Val Da Rin e ritornare sulla strada statale. Solo altri 6 km, per cui valutate bene se organizzarvi con una seconda auto rientrare a piedi.
Curiosità sul percorso
I PERCORSI DELLA GRANDE GUERRA SULLE DOLOMITI
Nella prima parte del sentiero segnavia 271, come vi accennavamo si può vedere (è un po’ nascosta dalla vegetazione) una Trincea risalente alla Grande Guerra. Siamo arrivato a Col Burgion e poco più avanti si può vedere anche un ricovero scavato nella roccia.
Più avanti, arrivati al Pian de Buoi è possibile visitare le fortificazioni militari di Col Vidal. La stessa strada del Genio per la quale si sale in auto da Lozzo di Cadore (vedi piantina e percorso qui) è un’opera militare risalente al 1914.
Non è inusuale durante un’escursione tra le Dolomiti incrociare resti e fortificazioni militari. Tutte queste montagne sono state teatro di Guerra nel primo conflitto mondiale.
Vi lasciamo qui sotto un elenco di altre escursioni dove è possibile incrociare altri reperti militari.
Auronzo: Val Marzon – al Cason del Crosera
Le Trincee sul Monte Piana – museo a cielo aperto della Grande Guerra