Escursioni Auronzo di Cadore: seguendo il sentiero 120a, camminata da Col de Varda al Rifugio Città di Carpi (forcella Maraia 2101 mt.)
Oggi si torna in alta quota e lo facciamo con uno dei percorsi più panoramici e conosciuti del vasto territorio del comune di Auronzo di Cadore. Prepara lo zaino, l’attrezzatura da montagna e partiamo!
Link utile: 10 Consigli per camminare in montagna in sicurezza.
Il percorso in breve:
- Passeggiata a piedi 10 km (andata e ritorno)
- Tempo medio: circa 3 ore (andata/ritorno)
- Dislivello: 200 metri
- Adatto ai bambini: sopra agli 8/10 anni
- Con il cane: sì
- Punti di appoggio: Rifugio Col de Varda e Rifugio Città di Carpi
- Parcheggio: sì – salita con funivia
- Riferimenti carta Tabacco nr 17 sentiero 120a
Quando in montagna arrivano quelle giornate di sole limpido e le nuvole scappano dietro le vette, è il momento giusto per una passeggiata in alta quota.
Il percorso che oggi ti proponiamo non ha bisogno di molte presentazioni perché oltre ad essere molto conosciuto e frequentato, è uno dei grandi classici delle dolomiti e parte del percorso Cammino delle Dolomiti.
A piedi da Col de Varda a Forcella Maraia
Tutto inizia da Misurina dove lasceremo l’auto per salire con la seggiovia fino in cima a Col de Varda. Se sei un esperto e allenato escursionista puoi iniziare la tua camminata da qui e anziché utilizzare la seggiovia, salire a Col de Varda per la strada carrabile, allungando il percorso di altri 3 chilometri con un dislivello ulteriore di 300 metri.
Arrivati in cima a Col de Varda, sulla sinistra c’è il primo Rifugio e un panorama che già da solo vale tutta la giornata: il lago di Misurina è minuscolo visto da quassù mentre sulla destra sono riconoscibilissime una porzione delle Tre Cime e il monte Piana.
La partenza del sentiero è segnalata da un grande cartello e inizia con una discesa abbastanza ripida (l’unica con queste pendenze per la giornata).
Il percorso dal Rifugio Col de Varda (altitudine 2115 mt) al Rifugio Città di Carpi / forcella Maraia (2130 mt) è di circa 5 chilometri, percorribili a passo veloce e sostenuto in poco più di un’ora. Se invece preferisci tenere un passo più tranquillo e turistico e vuoi fermarti per fotografare la natura, considera un tempo di 2 ore per l’andata e poco meno per il ritorno. Il dislivello tra i due Rifugi non è molto, sono circa 100 metri di discesa e altrettanti di salita.
Verso il Rifugio Città di Carpi: la traversata e il panorama
Durante il percorso si attraversano vari ambienti montani: la prima parte del percorso è aperto, con distese di pino mugo sulla fiancata della montagna e un panorama da cartolina. Dopo la prima mezz’ora arriverai ad un punto di osservazione unico: Il Cristallo, la Marmolada, le Cinque Torri, il Sorapis sono li davanti a te… cosa vuoi di più!
Se sei fortunato come noi, potrai persino vedere un’aquila volare alta tra le bianche vette. Ti assicuriamo che è un’emozione unica.
Nella seconda parte si cammina nel bosco e in ambiente ombroso. Arrivati circa a metà dell’escursione vedrai il bivio per Malga Maraia. La strada verso il Rifugio Città di Carpi è indicata sulla sinistra, ma è interessante sapere che da qui è possibile anche scendere verso Maraia, una variante in più da tenere in considerazione per una prossima escursione.
Nel tratto finale dell’escursione la vista si riapre e si scorge verso il basso l’area della Foresta di Somadida. L’arrivo a forcella Maraia è in leggera salita e poco più in su scorgerai il Rifugio Città di Carpi.
Sei arrivato!
Curiosità e informazioni sui percorsi alternativi
Dopo esserti riposato e rifocillato tornerai indietro per lo stesso percorso, ma è interessante sapere che il Cammino delle Dolomiti continua proprio da Forcella Maraia: da li si scende per il sentiero nr 121 che attraversa la lunga Val D’Onge fino a ricongiungersi in Val Marzon all’altezza del Cason de la Crosera.
Al rientro dall’escursione non ci resta che una tappa: lo strudel di mele al Rifugio Col de Varda!
Charlie racconta…
“Oggi sono salito per la prima volta in funivia. Anche se ero legato stretto stretto alla mia mamma umana, era molto emozionato e un po’ agitato. Ma lei dice che sono stato bravo. Il giro nel bosco mi è piaciuto tanto: quanti odori e quante cose da annusare!!!”