Un percorso ciclo – pedonale a tappe che da Auronzo di Cadore scende fino a Perarolo, alla scoperta dei boschi, dei prati, della cultura e della vita contadina cadorina.
Il percorso di oggi è un’escursione a tappe, per cui non daremo né tempi, né lunghezze: presenteremo invece il percorso della Traversata del Centro Cadore per intero. A dire il vero, senza saperlo ne avevamo già percorso e descritto nel blog buona parte di esso, per cui segui anche i link che troverai e gli approfondimenti alle singole tappe.
Percorso a tappe: la Traversata del Centro Cadore.
Questo percorso a tappe che attraversa tutto il Cadore da Auronzo fino a Caralte (Perarolo) è nato grazie alla volontà delle comunità montane del Cadore. Nelle cartine sentieri Tabacco nr 17 e nr 16 lo trovi ben indicato proprio con la dicitura “Traversata del Centro Cadore”. Non è un unico percorso ma una serie di proposte di sentieri, escursioni e percorsi circolari da percorrere in giorni diversi, alla scoperta dei biotipi del bosco, dei siti archeologici e culturali del Cadore e per immergersi nella storia e nella vita contadina di questa vallata. Tutta la Traversata è divisa in tappe, ognuna delle quali racchiude un’area, un percorso tematico naturalistico, storico o culturale.
1° tappa: da Auronzo a Cima Gogna.
Attraverso il Percorso della Foresta, dal Lago di Santa Caterina si scende seguendo il sentiero segnavia 2, fino a giungere a Cima Gogna. Si tratta di un itinerario suggestivo che attraversa i boschi di Moleniés, Velèza e Valpèlego, costeggiando il torrente Ansiei.
2° tappa: I bagni di Gogna e le acque termali di Auronzo.
Arrivati a Cima Gogna, proprio nel bosco tra il Bar Bianco e lo stabile della Comunità di Centro Cadore, si trova un’area termale che ospitava i Bagni di Gogna. Li abbiamo scoperti passeggiando lungo il Sentiero del Bosco.
Leggi tutto l’articolo sui Bagni di Gogna.
3° tappa: il sentiero botanico di Tita Poa a Lozzo di Cadore.
Seguendo il percorso della Traversata del Centro Cadore, dai Bagni di Gogna ci si dirige verso Lozzo di Cadore. Per sorpassare la frana alla Ruóiba si può utilizzare i sentieri 93, 14 o 94 e si giunge, camminando nel bosco, al santuario della Madonna di Loreto. Qui è possibile vedere anche i resti dell’antica strada romana percorsa un tempo per attraversare il Cadore.
Dal parco della Chiesa della Madonna di Loreto inizia il sentiero Botanico di Tita Poa, un’escursione naturalistica percorribile tutto l’anno.
Leggi la nostra escursione sul sentiero botanico di Tita Poa.
4° tappa: la Roggia dei Mulini e il Rio Rin a Lozzo di Cadore.
La visita agli antichi opifici di Lozzo di Cadore è senza dubbio uno degli esempi più interessanti di storia delle attività industriali del territorio cadorino. Qui si possono vedere i mulini, i macchinari, le macine, le ruote idrauliche e la centrale idroelettrica che venivano utilizzate il secolo scorso per tutte le attività produttive della vallata.
Noi ci siamo stati e lo raccontiamo il questo post – la Roggia dei Mulini.
5° tappa: Il paesaggio agrario a Domegge.
Val di Croce – Deppo – Domegge – Colle di Medol – Coloniei – Val di Croce: itinerario circolare che permette di attraversare una delle aree agrarie meglio conservate del Cadore. Prati, fienili, flora e fauna e l’avanzata del bosco sono alcune delle caratteristiche del paesaggio.
6° tappa: I Borghi rurali
A piedi tra le zone di Grea e Rizzios dove scoprire tipici elementi di architettura rurale: fienili e abitazioni, le chiese di S.Anna e di S.Leonardo, la caratteristica del “rifabbrico” e la fontana ottagonale di Grea.
7° tappa: Il sito archeologico e le acque termali di Lagole.
Il bosco attorno al lago di Centro Cadore, in zona Calalzo, nasconde la bellezza delle cascate di Lagole. Conosciute fino dall’epoca preromana, questo è un importante sito archeologico dove sorgeva un santuario dedicato alle divinità paleovenete.
Le cascatelle si tuffano formando un piccolo lago – Lago delle Tose – dove le acque color smeraldo hanno ancor oggi proprietà curative.
Escursione alle Cascate di Lagole – leggi tutto.
8° tappa: I roccoli e l’uccellagione.
L’itinerario che passa da Calalzo, Pozzale, Pieve e Roccolo, attraversa un’area molto importante durante la migrazione degli uccelli. In queste zone sorgono strutture conosciute con il nome di “roccoli”. Il più importante si trova a Pieve di Cadore. I croccoli sono costruzioni a forma circolare che servivano per catturare gli uccelli vivi, medianti l’uso di richiami e di reti.
9° tappa: Le fortificazioni militari.
Un’escursione a Pieve di Cadore alla scoperta del Forte che sorge sul Monte Ricco, luogo deve la storia incontra la bellezza del paesaggio da un punto di osservazione unico.
La nostra visita al Forte di Monte Ricco – Leggi tutto
10° tappa: La natura selvaggia.
Attraverso la Val Montina, dove sono stati attrezzati e tabellati un percorso escursionistico e un sentiero natura. La zona è caratterizzata da estese pinete, forre rocciose e fauna molto ricca. Il percorso è inserito nella rete internazionale di “aree wilderness”. Segnavia 365 – Tabacco 16.
Commenti
Tra tutti i percorsi che avete proposto ce n’è qualcuno che si presta ad essere effettuato con bambini al seguito (intendasi a piedi su bastino o con passeggino)?
del Post
Ciao Mattia, se intendi effettuare il percorso con bambini e passeggino, ti consigliamo senza ombra di dubbio il giro del Lago di Santa Caterina oppure la passeggiata che conduce a Pra Longo.
Anche la visita alla Torbiera di Danta è adatta ai bambini oppure la visita alla foresta di Sommadida.
Però in questi due ultimi percorsi anche se facili e con scarso dislivello, la strada attraversa il bosco e può, in alcuni punti, non essere perfettamente adatta ai passeggini, magari meglio attrezzarsi con il trasportino. Poi dipende anche dall’età dei bambini e dalla loro resistenza nel camminare. La lunghezza della camminata la trovi indicata nei singoli percorsi: clicca sopra le scritte in grassetto e trovi il link a ognuno di loro.
Tieni presente che il periodo migliore per visitare la torbiera di Danta inizia a fine Aprile/Maggio. A Marzo trovi ancora la neve.
Ad Auronzo il giro del lago è praticabile tutto l’anno, mentre a Sommadida data l’altitudine o ci si attrezza per la neve e il freddo, altrimenti consigliamo anche in questo caso il periodo a partire da Maggio/Giugno.
Ciao e buone passeggiate.
Cristiana